LE CADUTE DEGLI ANZIANI A DOMICILIO

Tra i problemi clinici più seri degli anziani, le cadute e l’equilibrio instabile causano tassi di mortalità e morbidità elevati, oltre a contribuire sostanzialmente alla limitazione della mobilità e all’ ingresso prematuro in residenze assistite.

LA FREQUENZA DELLE CADUTE DEGLI ANZIANI IN ITALIA

In Italia, nel 2002 è stato stimato che il 28,6% (26-31%) delle persone con 65 anni e più cade nell’arco di 12 mesi. Di questi, il 43% cade più di una volta. Il 60% delle cadute avvengono in casa

ALCUNI ELEMENTI DEMOGRAFICI

Per quanto riguarda le caratteristiche sociali e demografiche le donne sono più a rischio, ma gli uomini hanno una maggiore probabilità di cadere, nelle case di riposo (20): ciò può essere spiegato dal fatto che gli uomini, quando sono istituzionalizzati, tendono a essere più spesso malati o disabili. Un altro fattore demografico associato è l’età stessa, poiché, negli anziani, il rischio di cadere aumenta linearmente con l’età. Questo fattore è importante in termini di salute pubblica, perché gli ottuagenari costituiscono uno dei gruppi a più rapida crescita in molte parti del mondo.

I FARMACI CHE POSSONO AUMENTARE LE PROBABILITA’ E IL RISCHIO DI CADUTA DELL’ANZIANO

C’è una associazione tra cadute e farmaci psicotropi (OR=1,7). Inoltre, il consumo giornaliero di quattro o più farmaci è associato alle cadute, probabilmente perché implica un maggior rischio di uso improprio di farmaci, reazioni avverse e interazioni farmacologiche. Le reazioni avverse sono particolarmente comuni negli anziani e la loro prevalenza, stimata intorno al 5% quando si assume un solo farmaco, sale a quasi il 100% quando se ne assumono dieci o più.

Tuttavia bisogna essere cauti nell’affermare che la polifarmacoterapia sia causa delle cadute negli anziani, in quanto essa è anche un indicatore di cattivo stato di salute. In ogni caso, il rapporto tra farmaci e cadute sottolinea l’importanza dell’assistenza sanitaria nella prevenzione delle cadute: l’uso razionale dei farmaci, attraverso controlli periodici e il controllo delle dosi, può favorire la sicurezza del paziente.

DEAMBULAZIONE E EQUILIBRIO NELL’ANZIANO

Alcuni disturbi clinici e funzionali come: debolezza muscolare, disturbi della deambulazione e dell’equilibrio, e l’incapacità di svolgere attività della vita quotidiana sono fortemente associati alle cadute. In alcuni casi queste variabili sono state identificate insieme alle altre covariate strettamente correlate, come: artrosi, diabete e malattie neurologiche.

ANZIANI E ATTIVITA’ FISICA

I soggetti che sono fisicamente attivi conservano l’equilibrio, la forza muscolare, la coordinazione e i riflessi grazie alla attività fisica.

DETERIORAMENTO COGNITIVO

È stato trovato un maggior rischio di cadute nelle persone con deterioramento cognitivo. Tuttavia, la forza di questa associazione potrebbe essere sottostimata, in quanto diversi studi hanno escluso soggetti con grave compromissione cognitiva o incapaci di comprendere ordini semplici.